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BONUS MATRIMONIO, sposarsi al Sud conviene
Un’iniezione di liquidità per far ripartire l'economia del Wedding
di Giulia Sonnino
Inizialmente previsto da un emendamento al decreto rilancio, che consisteva in una detrazione del 20% dell’imposta lorda sulle spese nuziali, il Bonus Matrimonio non è passato al varo del governo. E così alcune Regioni, preoccupate dalla fortissima crisi del settore, si stanno muovendo in autonomia per garantire un piccolo sostegno a chi, in barba al Covid, decide ugualmente di convolare a nozze.
In prima fila la Puglia, con l’erogazione di un voucher di 1.500 euro in favore delle imprese della filiera, che possono farne richiesta per conto degli sposi. Ma subito a seguire si sono mosse anche la Sardegna e la Sicilia: la giunta regionale sarda ha previsto l’erogazione di un contributo di 4.000 euro direttamente a favore delle coppie che si sposeranno sull’isola entro il 31 dicembre, mentre gli sposi che sceglieranno la Sicilia avranno tempo fino al 31 luglio 2021 per usufruire di un bonus matrimonio fino a 2.000 euro. E non è escluso che altre regioni seguano questi esempi virtuosi. In tutto il Belpaese infatti, ma specialmente al Sud, il Wedding ha rappresentato negli ultimi anni un mercato in fortissima ascesa, registrando un successo straordinario anche grazie alla domanda internazionale di location.
E ora che la pandemia globale ha bruscamente tirato il freno di questo comparto, mettendo seriamente in difficoltà l’intera filiera di settore, piccole iniezioni di liquidità possono rappresentare una spinta importante per superare il momento difficile e far ripartire un’economia azzoppata, ma determinata a sollevarsi.